L’umanità sta entrando in una fase pericolosa del suo sviluppo, una fase in cui esaurirà le risorse del mondo in molti modi, portando alla contrazione economica e, in alcuni luoghi, al collasso completo.
L’umanità ha saccheggiato la Terra a tal punto da non poter sostenere una popolazione così numerosa come in passato e sarà necessario adottare grandi misure per riorganizzare la civiltà e porre fine a guerre e conflitti in modo che l’umanità possa costruire nuove fondamenta in un mondo degradato e impoverito.
Le persone non se ne rendono conto di questo, ovviamente. Pensano che la Terra sia illimitata, che provvederà per sempre ai loro desideri vaganti—il desiderio di ricchezza, di crescita e di espansione. Ma, purtroppo, la Terra ha dei limiti, così come ognuno di voi, e questi limiti sono stati raggiunti in molti modi.
L’umanità si trova a un grande punto di svolta in cui dovrà decidere, con un numero infinito di decisioni, se perseguire un percorso di crescita ed espansione, di competizione e di conflitto con le altre nazioni per l’accesso alle risorse rimanenti del mondo, oppure se l’umanità riconoscerà la sua condizione collettiva, il suo destino in comune, e comincerà a lavorare per costruire una maggiore sicurezza per la comunità mondiale stessa e non solo una sicurezza maggiore per la propria nazione, tribù o gruppo.