È chiaro che ogni individuo nel mondo, anche il bambino più piccolo, conosce la sofferenza—il dolore fisico, il dolore emotivo, il dolore psicologico, il dolore della Separazione, il dolore di vivere in un ambiente difficile nella realtà fisica. Questo dolore ha molte dimensioni. È certamente associato al bisogno, alla paura e ad un aggravamento di qualche tipo.
Il tentativo di fuggire da questo dolore ha portato l’umanità a fare grandi cose e cose molto distruttive: grandi cose nella produzione di assistenza medica e di medicinali, nella misericordia, nel servizio, nella cura degli altri, nelle attività di guarigione e così via. Ma ha anche portato l’umanità a perseguire la vanità e la realizzazione personale che sono state in sé fonti di sofferenza e una continuazione della sofferenza.
Ha persino portato le persone alla guerra, cercando di opporsi agli altri che incolpano per le loro sofferenze; alla crudeltà verso gli altri, verso altre razze, religioni e minoranze e così via. La fuga dalla sofferenza, quindi, ha preso molte strade, alcune del tutto benefiche, altre non benefiche.
È necessario iniziare a capire che la sofferenza fa parte del vivere nella Separazione—la Separazione dalla vostra Fonte, dalla vostra vita eterna dalla quale siete venuti e alla quale tornerete alla fine. È una condizione del vivere nella realtà fisica, in un corpo che deve essere nutrito e curato e protetto dagli elementi, dall’aggressione degli altri, dalla competizione degli altri e così via.