La gente vuole sapere cosa sta arrivando per l’umanità. Vogliono essere rassicurati. Vogliono sapere che i loro investimenti nel mondo sono sicuri. Vogliono che le loro aspettative siano confermate. Non cercano di conoscere la verità, ma di placare le loro paure, di placare l’ansia crescente che possono provare sul futuro dell’umanità.
Si concentrano sui problemi del momento, perché sembrano comprensibili e risolvibili, forse, mentre i problemi più grandi li confondono. Si sentono deboli e impotenti di fronte ad essi. Lasceranno che ci pensino gli esperti, chiunque essi siano. Oppure pensano che la provvidenza tutelerà il loro futuro perché sono dei veri credenti.
Pochissime persone vogliono andare ben oltre le loro circostanze immediate, ben oltre gli eventi di oggi e domani e della settimana e dei mesi a venire. Hanno i loro piani, sì, ma non vogliono vedere, anche se Dio ha dato loro gli occhi per vedere e le orecchie per sentire, come Dio ha dato agli uccelli gli occhi per vedere e le orecchie per sentire. Gli uccelli guardano e ascoltano e gli animali nel campo guardano e ascoltano. Ma le creature intelligenti, le creature di coscienza, beh, sono ambivalenti, o questo lo evitano del tutto.
Dio sta mandando i segni. Il mondo sta dimostrando la sua condizione e la sua direzione. Ma chi può vederlo? Chi può rispondere? Chi ha il coraggio e la fiducia in se stesso per affrontare l’incertezza su una scala più ampia senza risposte, senza rassicurazioni, senza conferma delle proprie preferenze, senza un’idea certa e sicura che il proprio investimento nel passato si rivelerà efficace nel futuro?
La gente vuole molte cose, ma questo è, per la maggior parte, per tutelare il loro investimento precedente o per ottenere di più di quello che vogliono. Chi vuole vedere e conoscere e affrontare l’incertezza della morte? È meglio, secondo loro, fare affidamento alle rassicurazioni che danno a se stessi e alle rassicurazioni che forniscono i leader della nazione.
È un paradiso per gli sciocchi. È una falsa speranza. E la calamità che si abbatte sulla gente sembra improvvisa e inaspettata.