“Pensa al Paradiso come il luogo da dove provieni e pensa all’Inferno come il luogo dove sei stato mandato a prestare servizio—per aiutare a rinvenire coloro che sono separati, per supportare la loro ri-associazione con La Conoscenza dentro se sessi e per creare un mondo dove La Conoscenza è più evidente di quanto non lo sia oggi, dove l’ispirazione è più evidente di quanto non lo sia oggi, dove l’armonia e la cooperazione sono più evidenti di quanto non lo siano oggi. E’ come se tu fossi venuto dal Paradiso portando con te un mattone. Il mattone è una parte della fondazione per avere qua una realtà superiore, più completa e più genuina.”
“Cos’è l’Inferno? L’Inferno è la separazione. Inferno significa essere disgiunti da Dio e questa disgiunzione può condurre a stati di paura, di rabbia e di depressione sempre più profondi.”
“Questi non sono i tempi antichi. Non vi viene chiesto di essere come le pecore. Vi viene chiesto di porvi all’altezza della situazione, di intraprendere i Passi verso La Conoscenza e di consentire alla Conoscenza di ridare forma alla vostra vita e rivelarvi il vostro destino superiore. Questa è la Volontà del Cielo (ndr: la parola “Heaven” la traduciamo in due modi: “Paradiso” oppure “Cielo”) e questa ora deve diventare l’intenzione dell’umanità.
“Non esiste un Giorno del Giudizio Universale dove, se hai fallito in una vita, vai eternamente all’Inferno. Questa è un’invenzione puramente umana. Ma le conseguenze del fatto di non trovare il tuo scopo e di cercare di vivere senza di esso sono molto reali e sono evidenti ogni giorno nel tuo pensiero, nel tuo portamento, nel tuo comportamento e nella tua esperienza. Senza questo scopo, tu vivi in una specie di Inferno—un Inferno che è bellissimo, ma un Inferno dove non puoi mai essere felice, dove non sei mai a tuo agio perché non stai onorando la tua natura più profonda…Dio non condanna. Dio solo attira e impiega. L’intera nozione di Inferno è il tentativo da parte dell’umanità di castigare quelli che lei non è capace di accettare e usare Dio come il castigatore. E’ fatto per riscuotere vendetta. E’ un arnese dell’intelletto per punire altri intelletti, oppure per costringerli a credere, per imporgli a credere e dare accettazione e consenso.”
Da: Wiki del Nuovo Messaggio sul Paradiso e sull’Inferno